giovedì, settembre 27, 2007

TESTIMONI DI SE STESSI


"C'è chi vive, e chi racconta. Chi è soggetto di una storia, e chi ne è l'oggetto. L'umanità si divide in attori e testimoni, e spesso il fondamentale ruolo dei secondi viene sottovalutato. Chi è lì a rievocare narrando è considerato a torto solo uno specchio in cui si riflette la realtà.
Chi è spettatore, e si assume il compito di raccontare, scegliendo, prende una responsabilità spesso molto più grande di chi vive, ed è costretto invece dalle circostanze a scegliere una strada piuttosto che un'altra. Chi racconta, chi fotografa, chi realizza un film, chi dipinge, non si limita ad agire o a essere agito, testimonia ciò che vede o sente, e le trasformazioni che nel mondo provoca ciò che è successo, e che non dipende da lui. Il futuro di quello che è accaduto, la memoria non solo cronachistica ma anche artistica, sono affidati interamente a lui.
La poesia nasce sempre dai testimoni, anche da chi è testimone semplicemente di se stesso."
(Ivan Cotroneo)

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